I Due Noci

I Due Noci è un centro in Gestione Naturale, immerso tra le campagne di Desenzano del Garda, che ospita un branco di 20 cavalli. Uno splendido podere di circa 7 ettari che comprende un bosco privato che circoscrive tutta la tenuta, un grande uliveto, uno stagno e tanti prati in cui galoppare in gruppo. Persone ed animali vivono libere di interagire ed intessere relazioni, nel pieno rispetto reciproco.

Da un anno e mezzo sono ospite qui, vivo in camper in mezzo al branco, con a portata tutto ciò che mi rende felice. Tra i 20 cavalli c’è Artemis, la mia compagna di vita da ormai sei anni, ed insieme a me ci sono anche Lorenzo, il mio compagno, e la nostra cagnolina, Rhea. Condividiamo questi luoghi con tante altre persone ed animali, fianco a fianco anche se spesso ognuno per la propria strada.

I cavalli sono animali sociali, si esprimono appieno se hanno la possibilità di vivere le dinamiche del loro gruppo, in ambienti ampi che offrano opportunità esperienziali differenti, ricchi di stimoli e modi di accrescere le proprie competenze. Proprio così, anche i cavalli hanno delle competenze! Possono essere, in base alle loro motivazioni individuali, ottimi mediatori, esploratori, mentori per i nuovi arrivati nel gruppo… insomma il branco nei cavalli funziona perché ognuno ha il proprio ruolo, riconosciuto anche dagli altri membri, e può viverlo appieno sfruttando le proprie peculiarità personali.

Il centro è stato studiato per ricreare un ambiente in cui gli equidi possano appagare i loro bisogni, esprime la propria personalità e gratificare le motivazioni specifiche della specie e dei singoli soggetti. È un contesto dove è possibile fare esperienze ed osservare le dinamiche sociali di un branco consolidato, competente, che si conosce e si esprime liberamente. Questo equilibrio viene preservato in un luogo sicuro e costruito su misura per loro, cercando un compromesso tra il tentativo di avvicinarsi il più possibile all’ambiente naturale in cui il cavallo vivrebbe e la consapevolezza di averlo inserito in un mondo ormai a misura d’uomo. Solo così, cercando con un approccio etico di gettare le basi per pensare su un piano paritario uomo e cavallo, è possibile vivere delle relazioni in autentica reciprocità, riconoscendo l’altro tanto quanto sé stessi.

Si tratta di un nuovo modo di vedere, riconoscere e dare dignità all’animale, perché il rapporto con il cavallo (ma vale per ogni altra specie) non è per nulla banale o scontato: presuppone la conoscenza dell’altro, così diverso da noi.